Cosa vuol dire Net Neutrality? In poche parole è la libertà di poter accedere liberamente a tutti i contenuti web senza discriminazioni o preferenze ad uni rispetto ad altri. Quello che ci permette di consultare le notizie sul sito che preferiamo, o usare il provider Voip che più ci piace. Questa realtà sta ultimamente venendo messa in discussione dai grandi provider internet, come si può dedurre da un articolo della Reuters. Il duopolio dei servizi a banda larga che vede come protagonisti AT&T e Verizon, vuole poter decidere a quanto far pagare l’accesso a determinati contenuti e l’ampiezza della banda ad essi dedicati arbitrariamente. Ovvero mettiamo che il sito X sia affiliato di AT&T ma abbia contenuti di dubbia utilità, l’accesso a questo sito sarà rapido ed economico, mentre l’accesso al sito Y, magari (anche se non necessariamente), con contenuti interessanti o magari scomodi ad AT&T potrebbe essere lento, problematico ed adirittura costare di più. In poche parole, in questo modo gli ISP (Internet service provider), potranno decidere a che siti possiamo accedere e a quali no. Come si legge nell’articolo, l’anno scorso alcune proposte di legge per grantire la net neutrality erano state portate all’attenzione del Congresso, ma non ebbero successo, e dopo le recenti proposte il dipartimento di giustizia, ha sottolineato di procedere con cautela e con non condivide misure ch restringano la libertà degli ISP di agire in questo perch`potrebbe influezare negativamente la libera concorrenza…..io mi chiedo quale concorrenza se il mercato e praticamente dominato da due compagnie. Insomma il tema è più attuale e caldo che mai, e c’è il rischio che l’unico porto franco della nostra epoca venga non sia più tale.

Grazie a Marco Camisani Calzolari e a Luca DeBiase per aver per primi fatto emergere la questione.